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Freud

Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Repubblica Ceca, nel 1856. All’età di quattro anni si trasferì a Vienna con la famiglia. Si laureò in medicina, focalizzando i propri studi sulla psichiatria. Divenne il collaboratore del medico Josef Breuer, il quale aveva notato come l’ipnosi permettesse al paziente di ricordare degli eventi spiacevoli dimenticati, riuscendo nel neutralizzare l’emotività negativa nel presente connessa all’avvenimento.

Freud arrivò alla conclusione che alla base dei sintomi nevrotici c’era un conflitto tra forze inconsce. Da tale scoperta nacque la psicoanalisi, lo studio della mente, dell’inconscio.

Le sue teorie non ebbero immediato successo ma, ciononostante, fu fondata nel 1910 la “Società internazionale di psicoanalisti” a Norimberga.


Nel 1939, costretto dall’avvento del nazismo a trasferirsi a Londra, morirà a causa del dolore dato un grave tumore alla gola, causato dall’abuso di sigari, il quale lo portò a una morte assistita.


L’inconscio di Freud 

Per Sigmund Freud la psiche non è dominata da processi consapevoli, ma da un’attività inconscia. L’inconscio è diviso secondo Freud in due zone:

  • il preconscio, formato da contenuti che sono solo temporaneamente inconsci
  • l’inconscio, formato da elementi che sono mantenuti inconsci da una forza, la rimozione

Per portare alla consapevolezza l’inconscio, Freud utilizza inizialmente l’ipnosi. Tuttavia, successivamente, comprese l’importanza del metodo delle “associazioni libere”, il quale consiste nel far abbandonare il paziente ai propri pensieri. 


L’inconscio si manifesta in diverse forme:

  • i sogni, l’appagamento di un desiderio celato
  • i contrattempi quotidiani, le dimenticanze tra le intenzioni consce e inconsce 
  • i sintomi nevrotici
  • l’arte, il soddisfacimento di un desiderio inconscio in una produzione bella
  • la religione, il bisogno infantile di sentirsi protetti 

La creazione della personalità

La personalità dell’individuo si crea a partire dall’equilibrio di tre istanze inconsce:

  1. l’Es, la parte oscura e inaccessibile della personalità
  2. il Super io, l’insieme delle proibizioni presenti nell’individuo 
  3. L’Io, la parte organizzata della personalità che deve equilibrare l’Es e il Super io

Il raggiungimento di una personalità normale o nevrotica dipende dall’equilibrio che l’Io riesce a raggiungere tra le diverse istanze.


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