Soresen Kierkegaard nasce a Copenhagen, in Danimarca, nel 1815. Condusse una vita priva di eventi particolari, poiché raramente si allontano dalla propria città natale e dopo l morte del padre, la sua eredità gli permise di dedicarsi unicamente ai suoi studi.
La figura del padre centrale nella sua formazione, verrà infatti da lui educato ad una rigida osservanza della religione, il luteranesimo. Sarà difatti il forte senso del peccato trasmesso dalla religione a spingere il giovane filosofo ad iscriversi alla facoltà di teleologia, per diventare pastore. Tuttavia, Kierkegaard non diventerà mai pastore.
La vita del filosofo appare segnata da un’incapacità di decidere tra le alternative che si presentarono nella sua vita, che lo porterà ad identificarsi come un “contemplativo” che osserva con distacco la vita, più che viverla.
Il pensiero di Kierkeegard è profondamente influenzato nella cultura della Danimarca dell’epoca, tuttavia, le elaborazioni del filosofo si porranno in contrasto con la cultura accademica, segnate da un forte stile personale. Le caratteristiche della sua filosofia furono:
- L’esistenza, l’importanza assegnata all’esistenza concreta degli uomini
- La possibilità, la centralità delle opportunità che si presentano agli uomini e delle loro alternative
- La riflessione soggettiva, in cui l’uomo viene inserito nel contesto in cui vive
- La storia, la storia come risultato dell’azione incerta e casuale dell’uomo
- L’aut aut, il credere che la vita sia sempre caratterizzata da una scelta
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